Farmaci per l’ipertensione e coronavirus

L'epidemia di Corona, che ha colpito il mondo intero e il nostro Paese e ha fermato la vita, ha suscitato molte discussioni. Il più importante di questi è che Corona, nota anche come infezione da Covid-19, è più grave nei pazienti che usano farmaci per la pressione sanguigna chiamati ACE inibitori (ACEI) e bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB).

Perché è emersa questa visione? Come è noto, il Covid-19 provoca i suoi danni più letali attraverso i polmoni, e per questo motivo muore una parte significativa dei pazienti. Studi precedenti hanno dimostrato che il gruppo dei coronavirus, compreso il Covid-19, entra nelle cellule polmonari attraverso un enzima chiamato ACE2. All’inizio dell’epidemia, alcuni autori suggerirono che i farmaci del gruppo ACEI e ARB di cui sopra aumentassero l’attività di questo enzima, e quindi l’infezione era più grave nei pazienti che utilizzavano questi farmaci. Questa opinione ha colpito la comunità medica come una bomba e quando è stata pubblicata sui canali di informazione e sui social media si è scatenato un grande panico tra coloro che usano questi farmaci. Milioni di persone in tutto il mondo affette da ipertensione, malattie cardiache e renali utilizzano questi farmaci.

Naturalmente, sulla base di questa opinione speculativa, le principali organizzazioni mondiali hanno pubblicato dichiarazioni e affermato che queste informazioni sono errate e che i pazienti dovrebbero usare i loro farmaci.

Il 1 maggio 2020, a famosa rivista, New England Journal of Medicine' Tre studi pubblicati su (NEJM) hanno chiarito questo problema. I ricercatori che hanno condotto tutti e tre gli studi sono scienziati che lavorano presso le principali università del mondo sull'ipertensione e sul cuore. Secondo i risultati di questi studi, è stato stabilito che i farmaci dei gruppi ACEI e ARB non presentano alcun rischio nelle infezioni da Covid-19. In uno studio sono stati esaminati cinque diversi gruppi di farmaci per la pressione sanguigna ed è stato dimostrato che non presentavano alcun rischio.

Di conseguenza, i pazienti ipertesi e cardiaci possono utilizzare i loro farmaci in tutta tranquillità. Questi farmaci non comportano il rischio di aggravare l'infezione da Corona.

 

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