Ti amo ma non te lo dico

Mentre andavo a prendere mia figlia all'allenamento di pallavolo, per un po' ho notato qualcosa. I padri e le madri che aspettano i loro figli aspettano così seriamente e solennemente che non riesco a spiegarlo. Il ragazzino esce dall'allenamento, non una parola, anzi una o due parole sulle note di "società edilizia a responsabilità limitata"... andiamo in macchina e poi a casa. Certo, il ragazzo sta facendo un lavoro serio, mia cara..!! Anche loro agiscono secondo questa serietà.

Gli stessi genitori sono i padri che lunedì andranno a lavorare. Non preoccuparti perché rimarranno seri quando andranno al lavoro. Il volto è il più cupo possibile, serio, parla poco... ecc ecc.

"Come conosce il signor Levent? Forse lavora da solo o non ha una squadra." E non parlare, mia cara...!!

C'è una vecchia canzone di Mazhar Alanson, di cui ammiro la voce. Dice: "...non mi conosci, ti amo ma non te lo dico...".

 

Fate ascoltare anche questo ai genitori canzone o cosa....

Ricorda, fin dalla scuola elementare, ciò che il tuo insegnante sottolineava con una penna rossa. Ti ricordi... le cose che hai fatto di sbagliato erano disegnate con una penna rossa? E le cose belle e giuste che fai? “Li disegnavano anche con la matita verde”... purtroppo non esiste una cosa del genere. Nessuno ha sottolineato, cancellato o sottolineato nessuna riga.

Questa mentalità non è rimasta sui banchi di scuola, è cresciuta con noi e ci ha seguito.

Abbiamo seguito la nostra bambino, e quando sbagliava, dicevamo "oh no!...", dicevamo, ci arrabbiavamo, avvertivamo. Quando faceva bene, o non lo definivamo un individuo oppure dicevamo poco ben fatto. Ma state certi che il numero dei "ben fatti" è stato inferiore al numero dei "buoni".

C'era poca comunicazione con i bambini. Oppure hanno preso la strada sbagliata. "Beh, caro, li abbiamo mandati in Europa l'estate scorsa...", "Abbiamo comprato quello che ci hanno chiesto", "Beh, non compro sempre niente per me, compro sempre cose per i bambini"... . le frasi ti suonano familiari da qualche parte?

Naturalmente se puoi farle, falle. Inoltre, incoraggia, incoraggia, apprezza tuo figlio e, in breve, dimostra che lo apprezzi, in modo che l'approccio che fai sia un approccio completo.

Se tuo figlio lascia l'infanzia e attraversa l'adolescenza , età adulta e maturazione rispettivamente, come madre o padre, , tuo amico, confidente Se vuoi che sia tuo amico, la prima cosa che dovresti fare e dimostrare è:

Amalo e digli che lo ami, dimostragli che lo apprezzi e lo apprezzi.

Quella di Mazhar Alanson è semplicemente una bellissima canzone. Ascolta, ma non prenderla come una lezione di vita. E niente affatto...!

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yodax