L'esperienza del mobbing nella vita lavorativa

Il mobbing è un concetto utilizzato da dipendenti e datori di lavoro per descrivere comportamenti scorretti ripetuti e ripetuti sul posto di lavoro. Poiché questi comportamenti scorretti possono causare un logoramento psicologico della persona, anche il mobbing è considerato una molestia psicologica. Questi cattivi comportamenti possono talvolta raggiungere le dimensioni dell’umiliazione, delle minacce verbali e persino della violenza. Quando guardiamo alla terminologia del concetto, il "mobbing" fu usato per la prima volta nel campo della biologia nel 19° secolo per descrivere il comportamento degli uccelli che volano attorno all'aggressore per proteggere il loro nido dall'aggressore. Successivamente, negli anni '60, lo psicologo sociale Konrad Lorenz lo spiegò come un insieme di piccoli gruppi di animali che attaccano in massa l'animale più forte e solitario, oppure gli animali della stessa covata escludendo tra loro i più deboli senza cibo né acqua, ed infine uccidendoli con attacchi fisici e buttandoli fuori dal gruppo. . Il concetto di mobbing sul posto di lavoro è stato introdotto per la prima volta nella letteratura psicologica dallo psicologo del lavoro tedesco Heinz Leymann negli anni '80. Giungendo ad oggi, con il concetto di mobbing si intende che i dipendenti si vessano a vicenda con comportamenti disturbanti e inquietanti, si trattano male, in altre parole comportamenti di violenza psicologica interpersonale. Con l’aumento di questi conflitti e tensioni sul posto di lavoro, diventa un problema fondamentale che mina la salute organizzativa dei dipendenti, riduce la loro soddisfazione sul lavoro e influisce negativamente sul loro successo. Poiché questa situazione è permanente, è possibile che le persone esposte al mobbing vengano espulse dalla vita lavorativa. Il mobbing è un processo che inizia con la persona che viene presa di mira da un comportamento irrispettoso. La vittima, esposta al cattivo comportamento di una o più persone, inizia ad alienare se stessa e quindi il suo ambiente di lavoro. Questo processo inizia con l’indifferenza verso il lavoro, la noia, la frustrazione e il basso rendimento, e termina con la rassegnazione. I disturbi psicologici che possono verificarsi a causa del mobbing sono elencati di seguito:

*Depressione

*Attacco di panico

*Pressione alta

*Tachicardia

*Alcuni sintomi psicosomatici (mal di testa, mal di schiena)

*Difficoltà di concentrazione

*Disturbi alimentari

*Prurito ed eruzioni cutanee

*Disturbi gastrointestinali

* Diminuzione del sistema immunitario

*Mancanza di fiducia in se stessi

*Disturbo da stress post-traumatico (nei casi più gravi)

Anche se il mobbing sembra nuocere una persona dall'esterno, in realtà è l'individuo, il luogo di lavoro e l'impatto sulla società. Questi effetti negativi si influenzano a vicenda in modo a catena. Pertanto, se in un ambiente viene praticato il mobbing, tutti in quell’ambiente dovrebbero lottare per fermare il mobbing. Le principali misure che possono essere adottate per contrastare il mobbing sul posto di lavoro sono:

* dare un nome al fenomeno e al processo vissuto

* adottare misure

* informare a tutti i livelli della società.

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