La preoccupazione per l'epidemia di coronavirus e il vaccino rappresentano un grande rischio per la salute mentale. Tutti gli esseri umani in tutto il mondo si sono ritrovati con una situazione che non conoscevano affatto: tutti parlavano di cosa si doveva fare e cosa non si doveva fare, quindi le nostre psicologie sono state inevitabilmente scosse in questo senso. Quando guardiamo alla psicologia della malattia, non è la malattia a logorare le persone, ma le conseguenze della malattia. Possiamo raccogliere queste fasi sotto i seguenti titoli
1. Fase dello shock: è la prima fase che attraversa la persona quando incontra la malattia o qualcuno della sua cerchia ristretta la incontra.
2. Fase di rifiuto: “Questa malattia non può capitare a me, i test erano contrastanti, la diagnosi sbagliata era fatto."
3. Fase della rabbia: questa è la fase in cui si verificano pensieri sul perché mi è capitata questa malattia, perché ci sono persone così cattive al mondo?
4 Fase di contrattazione: la persona pensa letteralmente così. È la fase in cui si contratta con la malattia e si hanno pensieri del tipo "Non dovrei ammalarmi di nuovo, starò meglio se prendo regolarmente i miei farmaci".
5. Depressione, Ansia, Disturbi d'ansia, Fase
6. Fase di accettazione
Il processo di vaccinazione è di speranza per il mondo intero ed è il miglior metodo di protezione che si possa fare in questo momento, ma vedo che per alcune persone è un'attesa tesa e timorosa. Anche se le persone con paura degli aghi sembrano essere rare nella nostra società, non è così. Negli attuali sistemi diagnostici dei disturbi mentali la paura degli aghi è classificata come fobia del tipo iniezione di sangue. Sentiamo sempre da chi ci circonda che per superare le proprie paure è necessario superarle e affrontarle, ma non è una questione così semplice, anzi, è una questione profonda. prima prendere coscienza gradualmente delle idee disfunzionali. Durante la vaccinazione si verifica un'ansia bifasica; durante i primi secondi di esposizione allo stimolo temuto si verifica un'elevata attività fisiologica, cioè compaiono sintomi psicosomatici: "Mi fa tanto male, ho la nausea, ho le vertigini, mi fa male il braccio" tanto..."
Se non è possibile superare la paura degli aghi affrontandola e affrontandola, è necessario chiedere supporto psicologico ad uno Psicologo o Psichiatra.
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