Ogni volta che prendiamo in mano il cellulare

Ogni volta che prendiamo in mano il cellulare...
Una coppia ha attirato la mia attenzione in un ristorante in cui siamo stati l'altro giorno, erano seduti a un tavolo ricoperto di rose, che pensavo fosse per una proposta di matrimonio. Questa coppia stava girovagando per il ristorante scattando continuamente foto o sedendosi e facendo qualcosa con i loro cellulari, e mi sono venute in mente queste righe di maggio:
“Questo mondo è un mondo in cui la vera comunicazione individuale è estremamente difficile e rara tra gli strumenti di comunicazione avanzati che ci circondano da ogni parte.” è il mondo…il nostro attuale destino come esseri umani è vivere in un mondo in cui la comunicazione tra individui è stata quasi eliminata…passiamo la vita a parlare in un registratore vocale; Man mano che aumenta il numero di cavi radiofonici, televisivi e telefonici nelle nostre case, la nostra esistenza diventa più solitaria."
Nello stesso libro, May menziona anche che "l'uomo schizoide è un prodotto dell'uomo tecnologico" che esiste nel mondo vive, che definisce schizoide.
Quando May scriveva queste righe nel 1969, il telefono cellulare era entrato nella vita delle persone in America solo 5 anni fa e contava 1,5 milioni di utenti. Secondo i dati del 2013, il numero di utenti di telefonia mobile nel mondo è di 6,8 miliardi di persone. Chissà cosa direbbe May se sapesse che il 55% dei giovani oggi trascorre più di 4 ore al giorno davanti al cellulare?
Non posso dire esattamente "schizoide"; Perché ora sappiamo tutti che abbiamo due vite: 1) La nostra vita reale 2) La nostra vita nel mondo virtuale. Abbiamo due vite, ma ne abbiamo solo una. Questa situazione richiede una scelta: o sarai lì o sarai qui. Penso che questa solitudine di cui parlava May inizi quando preferiamo il mondo virtuale alla persona che abbiamo accanto. La distanza tra noi nella vita reale inizia quando iniziamo a parlare con le persone nel mondo virtuale anziché con le persone accanto a noi. È allora che inizia il silenzio... Poi inizia lo stare insieme ma lontani... È allora che inizia quella mancanza di comunicazione di cui parlava May.
 Quindi forse ciò che è necessario oggi, quando è impossibile ignorare il mondo virtuale, è stabilire un equilibrio. L'equilibrio è non dimenticare la persona amata mentre esistiamo nel mondo virtuale... non perdere quel momento in cui possiamo vivere con lei... stabilire un contatto visivo con la persona che amiamo perché esisteremo lì... beviamo un sorso. Forse non è dimenticare il piacere del tè e il vento fresco che ci sfiora il viso... Forse equilibrio significa voltare le spalle al mondo virtuale per un po' godendoci queste cose... Forse non è preferirle al nostro mondo virtuale quando siamo godendoci davvero il momento.
La verità che dovremmo dimenticare è forse il cellulare. Ogni volta che lo prendiamo in mano, anche se a caso, siamo noi che non riusciamo a bilanciarlo e ci perdiamo l'attimo... che si allontana da colui amano... chi perde la vita... saremo ancora noi!

leggi: 0

yodax