Ablazione, nella sua origine latina, significa distruzione, eliminazione. Il metodo che utilizziamo nelle malattie cardiache (cardiologia) è generalmente l’ablazione transcatetere. Per mezzo di cateteri speciali (catetere di ablazione), che sono una forma leggermente diversa dei cateteri elettrodici che abbiamo descritto nella sezione EPS, viene distrutta un'area di 3-5 mm che causa l'aritmia nel cuore. In questo modo, ad esempio, eliminando un focolaio che provoca palpitazioni (tachicardia), il paziente si libera del problema delle palpitazioni. Questo metodo di trattamento viene eseguito come continuazione della procedura denominata EPS o nella seconda sessione. Il processo avviene proprio come l'EPS. Il paziente non riesce a distinguere la differenza tra le due procedure. Il tempo della procedura per la sola ablazione può richiedere 1-2 ore. La ragione di ciò è che esiste un piccolo focolaio che causa la tachicardia e impiega più tempo a distruggerlo rispetto all'EPS. Il processo di distruzione avviene o mediante riscaldamento con corrente a radiofrequenza oppure mediante congelamento con energia criotermica. La procedura è sostanzialmente indolore. Pertanto, non viene eseguito in anestesia generale. I sedativi per via endovenosa vengono utilizzati più spesso proprio a causa della durata della procedura e del fatto che alcune parti del cuore sono un po' dolorose. Dopo la procedura, il paziente può eliminare completamente le palpitazioni (senza farmaci). A questo proposito, questo metodo di trattamento è uno dei rari metodi di trattamento in grado di fornire una cura completa (recupero completo) tra molti metodi di trattamento per molte malattie.
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