Sappiamo che negli ultimi tempi si è registrato un aumento significativo del tasso di tagli cesarei e vediamo che il parto non è più un metodo naturale. Sebbene questo intervento offra benefici alla paziente, presenta anche alcuni svantaggi. Gli effetti dannosi di il taglio cesareo, che noi chiamiamo complicanze, comprende la diminuzione del numero di nascite, la rottura dell'utero, il posizionamento anomalo del partner del bambino nella gravidanza successiva. Recentemente è emersa un'altra complicanza diventata sempre più importante: l'istmocele (difetto della cicatrice cesareo), cioè il difetto che si verifica in seguito alla guarigione anomala del taglio dell'utero durante il taglio cesareo. Questo difetto uterino (istmocele) provoca infertilità a livello un tasso del 5%, oltre al dolore durante i rapporti sessuali, al sanguinamento mestruale doloroso e al sanguinamento mestruale eccessivo, dovuto principalmente al corretto funzionamento dell'intervento, alle suture corrette, all'anemia, all'infezione e allo stato strutturale del paziente. Come si diagnostica La malattia può essere diagnosticata al 100% con una semplice ecografia. Il suo trattamento è chirurgico. Esistono 2 tipi di intervento chirurgico: 1- Laparoscopia (intervento chirurgico senza sangue) 2- Isteroscopia (visualizzazione dell'interno dell'utero con una telecamera e rasatura). Dopo l'intervento, il dolore all'inguine, il dolore durante i rapporti sessuali, il sanguinamento anomalo ed eccessivo si risolvono del 90% e l'infertilità del 75%.
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