Di tanto in tanto, sperimentiamo liti spiacevoli, indesiderate, piccole o grandi, con i nostri figli, che consideriamo superiori a tanti altri nella nostra vita, per i quali daremmo la vita senza esitazione. Mentre si svolgono queste discussioni, spesso non prestiamo attenzione alle frasi che usiamo e questo può intensificare ulteriormente la discussione. Quando ci sediamo e pensiamo alla fine della giornata, pensiamo alle frasi che abbiamo detto e spesso ci pentiamo di averle pronunciate. Come genitori, possiamo agire in modo più autorevole nella nostra comunicazione con i bambini più piccoli, e dopo un po’, quando non riusciamo ad essere d’accordo con i nostri figli, possiamo fargli accettare ciò che vogliamo, ma man mano che invecchiano, questo diventa un po’ più difficile. Per questo motivo è importante usare con i bambini il linguaggio “io, non tu”. Quando si parla ai bambini in lingua I, significa che il genitore dà priorità ai propri sentimenti. Nella lingua Sen significa esprimere i sentimenti del bambino dando loro la priorità. Ad un certo punto, il linguaggio "tu" ci porta ad adottare un atteggiamento accusatorio nei confronti dei bambini. Per esempio; Di fronte ad una situazione che ci mette a disagio, frasi come “Questo è successo per colpa tua, perché hai fatto questo” al nostro bambino spiegano il concetto del tuo linguaggio, mentre frasi come “Sono stato disturbato da questa situazione, ero addolorato per quanto accaduto" spiegano il concetto di linguaggio I. Dobbiamo prestare attenzione ai sentimenti dei bambini durante le discussioni. Perché, in un momento di rabbia e tensione, potremmo incontrare situazioni di cui poi ci pentiremo, ma che rimarranno impresse nella mente di nostro figlio o non saranno dimenticate facilmente. Dobbiamo prestare maggiore attenzione a questo problema, soprattutto perché lo sviluppo della personalità continua nei bambini piccoli. Con i nostri figli che hanno raggiunto l’adolescenza dovremmo vederli come individui e ascoltarli con attenzione, valorizzando maggiormente i loro sentimenti e pensieri. Di fronte a comportamenti o pensieri che non ci piacciono, dovremmo cercare di apprendere le ragioni per cui si comportano o pensano in questo modo, invece di rimproverarli, incolparli o ferirli.
Non dobbiamo dimenticare che i bambini che possono esprimersi comodamente durante l'infanzia, senza ascoltare senza capire ciò che dicono o fanno. I bambini che non sono esposti alle reazioni dei loro genitori saranno Diventano individui con elevata fiducia in se stessi, forti capacità di comunicazione e che possono comunicare con le proprie famiglie molto più facilmente.
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